domenica 17 gennaio 2010

Only surf





Continuo a chiedermi cosa mi spinga ad aprire gli occhi al mattino presto con questo freddo, lasciare un giorno di lavoro, la ragazza, per andare a cercare quel movimento di sostanza vitale, che tanto ci fa sentire rilassati e a stretto contatto con ciò che eravamo in principio, materia.

Dopo una nottata passata a fare i bagordi sono in piedi,sciacquo la faccia e prendo il caffè; dovrebbe esserci una bella grecalata, ifatti il mio intuito, contrastato dal meteo, mi da’ ragione: c’è onda anche sull’altro versante.

Giro di telefonate, ma niente! Sembra un giorno qualunque, ma carico la smart pronto a non perdermi questa giornata di surf.

Un’occhiata di scrupolo all’home spot mi fa incontrare qualcuno. Dopo un’intensa opera di convincimento, siamo per strada sulla focus di Emanuele con a bordo me, Sandro, Mirko e Teskio senza portapacchi e una pila di cinque tavole che fa paura. La stabilità del carico è precaria e l’idea di quel che ci aspetta non rende per niente rilassata la guida di Emanuele, destando non poca preoccupazione per le tavole.

Con un rumore assordante, dalla inspiegabile provenienza, arriviamo a destinazione. A primo impatto, sembra un altro posto, lontano mille miglia da qui, lontano da ciò che di solito vediamo. Un vento da terra accarezza e pettina barre di un metro e mezzo due, lunghe e quando dico lunghe, intendo realmente lunghe... acqua azzurra e cristallina, set da cinque e macchia mediterranea degna del miglior paesaggio marocchino.

Ceck agli altri spot e inizia la giornata. Il susseguirsi delle onde è un piacere che non si può spiegare. Tale perfezione intimidisce... è un peccato rovinare quelle spalle tese con delle manovre, i tubi vengono con il solo abbassarsi, insomma un giorno perfetto.

Che dire, le foto parlano da sole. I dissapori tra comunità si annullano e rendono l’essenza di questo sport il vero fulcro, vorrei intitolare questa giornata ONLY SURF, perché così è stata: una giornata esule dai marchi, dagli sponsor e dalle divergenze, solo un gruppo di persone che sentivano con lo spirito ogni soffio di natura che gli veniva dato.
Grazie a tutti i presenti, questo report è per voi!

TIMMY_SURF

Mirko Miglietta Photographer

Surfers: Osiris Masiello Mattia Pipino Tommaso Spinelli

1 commento:

marocram ha detto...

"Il susseguirsi delle onde è un piacere che non si può spiegare. Tale perfezione intimidisce..."

Grazie e complimenti a tutti per queste foto,questo post, questo sito...


Marco